Portogallo

Il piccolo Lago di Viverone con le sue origini di natura glaciale morenica rappresenta la perfetta simbiosi tra un ambiente naturale, caratterizzato da un’area di elevato interesse geologico e ornitologico e il divertimento grazie ai percorsi ideati per mountain bike, horse riding, pesca, sci nautico e canottaggio.

Sei chilometri quadrati di superficie oggi accolgono un’oasi di protezione faunistica: sono migliaia gli uccelli acquatici che nidificano sulle sue sponde e che vi vengono a svernare; la fauna ittica attira pescatori dilettantistico/sportivi e, fiore all’occhiello, resta sempre il coregone, un pesce dalla particolare delizia delle carni.

Le sue placide acque sono navigate da barche a vela, piccoli motoscafi, pedalò e dal catamarano della Società di Navigazione che può trasportare fino a 55 passeggeri per una gita alla scoperta del Lago della durata di 45 minuti. La società di navigazione offre moltissime proposte come la navigazione con aperitivo al tramonto o Lagovagando che si svolge tutte le ultime domeniche del mese da Giugno a Settembre in concomitanza con il mercatino dell'antiquariato di Anzasco

Per informazioni e prenotazioni su tutte le proposte della Società di Navigazione  visitare il sito

                                 Lago di Viverone

Pubblicato in Il Lago di Viverone

Lago di Fiè allo Scillar

Se volete godere di qualche momento di tranquillità tra il silenzio delle montagne e il verde dei boschi vi consigliamo di raggiungere il vicino lago di Fiè. Il lago è uno degli 8 balneabili del Trentino, le sue acque raggiungono una temperatura massima di 23 gradi. Il lago è raggiungibile dal paese di Fiè con una passeggiata in salita di circa 30 minuti seguendo il sentiero n^ 1. E' altrimenti possibile raggiungere il lago tramite comodi bus che partono dal paese oppure tramite una strada asfaltata che parte dal vicino borgo di Sant'Antonio.  Un cartello posto all'imboccatura della strada segnala se il parcheggio del lago è libero oppure completo, qualora fosse completo vi sconsigliamo di proseguire in quanto l'intero tratto di strada è a rimozione forzata.

La Leggenda: secondo un’antica leggenda, il lago nei tempi passati era dominato da draghi e serpenti che avevano distrutto ogni cosa, al punto che nessun osava avvicinarsi, finché Giulio, il Santo viaggiatore sfuggito alle persecuzioni contro i Cristiani in Grecia, stese il suo mantello sull’acqua, vi salì e raggiunse l’isola senza bagnarsi. Qui Giulio sconfitti i draghi e tutti i serpenti ormai, stanco e vicino alla morte decise che questo luogo sarebbe stata la sua ultima dimora, così nel 390 vi costruì una chiesa, ove ora sorge la Basilica. Tutt’oggi nella cripta della basilica sono custodite le spoglie del Santo.

Il Lago: Il lago di origine glaciale, collocato tra le provincie di Novara e Verbano-Cusio-Ossola ha una forma lunga e stretta, esso è infatti lungo 12,4 chilometri per una larghezza massima di 2,5 chilometri, la sua profondità massima è di 143 metri. Caratteristica del lago è che il suo unico emissario esce a Nord nella città di Omegna anziché a sud come avviene nella maggior parte dei laghi alpini e prealpini, dando origine al Torrente Nigoglia. A partire dal 1926 a causa di scarichi di solfato di rame, ammonio, cromo, nikel e zinco il lago diviene uno dei più inquinati al mondo, divenendo oggetto di studio di esperti internazionali. Grazie alla chiusura degli scarichi, alla costruzione di collettori fognari e ad altri interventi il lago, negli ultimi anni, ha potuto ripopolarsi di pesci ed uccelli acquatici.

Pubblicato in Lago d'Orta

Emblema del lago è sicuramente il campanile romanico che fuoriesce dall’azzurro delle acque , le cui campane suonarono per l’ultima volta il 16 luglio del 1950. Fino ad allora nella valle esistevano tre laghi il lago di Resia, il lago di Curon e il lago di San Valentino. Con l’edificazione della grande diga, venne alzato il livello del lago di Resia di ben 22 metri creando un enorme bacino, con una portata di 120.000.000 di litri cubi d’acqua, che comprende  i laghi di Resia, Curon oltre agli antichi villaggi di Curon, Resia e Arlundo. La decisione di sommergere i tre paesi, nonostante le numerose proteste della popolazione, lasciò ben 150 famiglie senza un tetto sotto il quale ripararsi, creando un flusso migratorio dalla Valle Venosta alle aree pianeggianti del Trentino e delle regioni limitrofe. Gli abitanti che non lasciarono la vallata vennero sistemati in baracche di fortuna, solo dopo molti sforzi da parte della popolazione venne riedificato un nuovo villaggio. Molteplici sono le attività da svolgere intorno e sul lago, molto dipende dalla stagione in cui si visita la zona.

Gite sul Lago

Nei mesi di Lugli e Agosto quando il livello delle acque del lago, permette la navigazione, il capitano Winkler con la sua barca accompagna i turisti in un giro sulle acque del lago, raccontando la storia dei paesi.

Orari: tutti i giorni alle 15. Il tour dura 45 minuti
Per maggiori Informazioni: Vai al sito  

Lago di ResiaVela

Grazie alla sua posizione, particolarmente esposta ai venti ed alla sua lunghezza di 6 chilometri, il lago di Resia è il luogo ideale  per praticare sport acquatici come vela e kitesurf. Sulle sponde del lago esiste una scuola di Kitesurf che offre corsi a principianti e non. Ogni anno nella stagione estiva viene organizzata la suggestiva “Regata del Campanile”.

Escursioni ai Bunker e sbarramenti anti carro

Molto apprezzate dagli amanti di storia moderna sono le visite ai vicini Bunker e sbarramenti anti carro costruiti verso la fine degli anni trenta per proteggersi da un’eventuale invasione da parte di Hitler. La costruzione di questo reticolato di sbarramento andò avanti fino al 1942 quando venne interrotto a causa delle forti proteste germaniche. Oggi sono visitabili il Bunker della sorgente dell’Adige n° 20 e lo sbarramento di Pian dei Morti, posto sopra l’abitato di Resia.

Visite: in estate tutti i venerdì alle ore 15 partono visite guidate. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici turistici di San Valentino e Resia.

Escursioni in quota

Tre moderni  impianti di risalita di Belpiano, Malga di Sal Valentino e Masebenportano nel giro di pochi minuti gli ospiti in alta quota, in modo da poter sfruttare più facilmente le infinite possibilità di escursioni offerte dal comprensorio  Passo Resia, al confine con Austria e Svizzera. Giunti in cima, numerosi sentieri, tutti molto ben segnalati,  invitano gli escursionisti  a passeggiate  in mezzo a splendidi boschi fino a raggiungere limpidi laghetti di montagna e rifugi dall’autentico fascino alpino. Le malghe aperte al pubblico offrono specialità gastronomiche altoatesine,  e invitano a riposarsi sulle loro grandi terrazze soleggiate

Alla sorgente dell’Adige

A circa 20 minuti di cammino a piedi dal centro del villaggio di Resia seguendo il percorso n° 2 si giunge alla sorgente del fiume Adige. Il fiume con i suoi 415 chilometri di lunghezza è il secondo fiume italiano dopo il Po. Giunti alla sorgente è possibile bere l’acqua che vi sgorga limpida e pura.

Pubblicato in La Val Venosta

Anticamente parte di uno dei tre Laghi della Val Venosta, con l’edificazione della Grande Diga, è rimasto l’unico nel suo stato originale. Con una lunghezza di 2,2 chilometri e una larghezza di 600 metri è il lago più grande della provincia di Bolzano.  Il lago in estate viene utilizzato per la pesca, (è necessario dotarsi di permesso giornaliero presso l’albergo Alpenrose oppure presso la panetteria Angerer) per regate in barca a vela,  mentre le sue minuscole spiaggette vengono utilizzate per momenti di relax.  In inverno viene interamente ricoperto da una spessa coltre di ghiaccio trasformandosi in un paradiso per i pattinatori. Dalla funivia di San Valentino partono diverse escursioni sui monti circostanti percorribili sia a piedi che in mountain bike. Tra questi il “Sentiero della Malga di San Valentino”  con una lunghezza di 15 chilometri e un dislivello di 650 metri.

Pubblicato in La Val Venosta

Il Lago di Bracciano è un lago di origine vulcanica anticamente conosciuto con il nome di Lago Sabatino. La sua superficie di 57 KMQ lo pone all'ottavo posto tra i laghi italiani, e al sesto posto come profondità grazie ai 160 metri raggiunti nel punto più profondo. Nonostante il suo sfruttamento turistico l'ambiente circostante ha mantenuto ampie aree di foresta ove trovano riparo numerose specie animali. Per proteggere la vegetazione riparia ancora presente e gli animali che vivono sia nel lago che intorno ad esso nel 1999 l'area è stata dichiarata  Parco regionale di Bracciano - Martignano. Sul lago è vietata la navigazione a motore fa eccezione il battello che durante la bella stagione collega i tre paesi posti intorno al lago: Bracciano, Anguillara, Trevignano. Durante la stagione estiva il lago è molto frequentato da bagnanti e dagli amanti di sport acquatici. Nei ristoranti intorno al lago è possibile gustare il corregone pescato quotidianamente nelle acque del lago

Pubblicato in Il Lago di Bracciano

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